A parte il fatto che il Tar si pronunci dopo 2 anni (e ha
fatto presto), consiglierei più prudenza e cautela. Oltre
che a moderare i toni e le parole.
E premetto subito, a scanso di equivoci, che comprendo anche una certa agitazione
di chi, alla fine, se stiamo alle parole, chiede solo di poter fare il suo
lavoro. Tutto legittimo. Addirittura, tutto garantito dalla
Costituzione (più che dal Tar ad essere precisi).
Vorrei però ricordare che nessuno (almeno della maggioranza uscente Centrosinistra per San Gimignano),
ha mai messo in dubbio il suo diritto (né quello di altri) a fare impresa.
E a farla nel rispetto della normativa vigente.
Vorrei anche ricordare che nessuno è ed ha mai “voluto
andare contro legge”, soprattutto chi è dentro e rappresenta le istituzioni.
Ma di che parla?
Affermare poi che “Ai
candidati a Sindaco dei Comuni di San Gimignano e Barberino dico solo “state
sereni” il Tribunale ha chiarito l’evidente e cioè che San Paolo si trova a
Certaldo e che tutte le procedure fatte sono del tutto regolari. In conclusione
la legge ci da ragione e noi siamo disposti al dialogo e determinati a portare
in fondo le nostre attività ma per fare un percorso rispettoso della
cittadinanza abbiamo bisogno di persone che rappresentano le istituzioni che
siano serie e responsabili nel far rispettare le leggi e non ciarlatani o maghi
del consenso che vogliono solo e comunque, anche contro legge come con
l’istituzione di un nuovo parco, ostacolare le attività di impresa e non dialogare
istituzionalmente per trovare soluzioni che possano dare nuove opportunità al
territorio nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.
Caro Piazzini, ecco un po’ di cose su cui la sua uscita non
c’è piaciuta per nulla (per non dire peggio), senza troppa polemica:
1) ognuno
di noi le riconosce il sacrosanto diritto di fare impresa a normativa vigente. Si figuri se istituzioni democratiche si permetterebbero di fare il contrario. Ancora: di cosa parla?
2) Nessuno
di noi (e con noi intendo noi PD e SEL di San Gimignano -coalizione
Centrosinistra per S.Gimignano-, ha mai dato la stura a ciarlatani o maghi,
nessuno di noi ha mai usato violenza (ci mancherebbe altro) né fisica né verbale
contro di lei o altri.
3) Nessuno
di noi ha mai cavalcato il Comitato, convinti come siamo che ciascuno debba fare
il proprio mestiere, con rispetto reciproco.
4) Anzi,
nostro malgrado, dal Comitato a volte abbiamo preso male parole perché abbiamo
sempre spiegato (e capisco che l’argomento non faccia presa, nell’epoca dei
berci elevati a politica), che alle istituzioni non spetta gridare, ma usare gli
strumenti della legge ed i procedimenti amministrativi per tradurre le volontà
politiche in azioni concrete. Questa è la democrazia e lo stato di diritto. Chi
non lo capisce vada a scuola.
5) Quindi:
se lei rivendica il sacrosanto diritto di fare impresa nella legalità, sappia
che c’è anche il nostro altrettanto sacrosanto diritto ad agire nella medesima
legalità, con gli strumenti normativi vigenti affinché prevalgano altri
interessi, cioè quello pubblico della comunità e del territorio rispetto al suo
privato. E’ quello che stiamo facendo come Comuni (almeno come San Gimignano ne sono certissimo),
all’interno della VIA regionale, con l’Odg approvato dal Consiglio Regionale a
novembre scorso, con le azioni per la modifica del Piano Estrattivo e quello
Ambientale regionale.
6) Se
ha scarsa memoria la informiamo che a San Gimignano siamo contrari a questo
tipo di attività da oltre 10 anni, quando la SOL ci provò nel territorio di San
Gimignano ad inizio anni 2000. Ora che siamo a 3-4 km più in là, in Comune di Certaldo, non abbiamo cambiato idea.
7) Siamo
stati anche contrari fin dal 2012, nel caso specifico, al suo nuovo progetto a S.Polo,
per le stesse motivazioni di allora. Leggere qui per rinfrescare la memoria, grazie.
8) L’idea
del parco fluviale, dovrebbe saperlo, non è certo di ora. Anzi se proprio
dobbiamo dirla tutta i nostri Comuni sono rimasti anche un po’ indietro (anche per alcune buone ragioni, prima tra tutte il coordinamento di tutti i diversi strumenti urbanistici comunali). Mica pensiamo ad un parco fluviale per bloccare un’attività di impresa!!! Se lo si fa lo si fa per un’idea
di territorio e di paesaggio, di fruizione pubblica del territorio stesso, di
conservazione e tutela della biodiversità, di attrazione turistica in una zona
vocata turisticamente, etc… Ma per chi ci ha preso?
9) Infine,
anche se qui si entra nel campo delle opinioni, siamo da sempre poco (per nulla
) convinti che per il nostro territorio, per la Valdelsa, la sua attività possa
“dare nuove opportunità al territorio nel
pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.
Per tutto questo ci battiamo, nelle regole, perché le regole
cambino a maggior tutela di un interesse più pubblico che privato. Senza
minacce, senza violenza, con gli strumenti che la legge e la democrazia ci
mettono a disposizione.
Questo è quello che può e deve fare la politica, senza
acredine, senza rivalse personali, a tutela
dell’interesse generale. Il mondo, per fortuna, non finisce in un TAR. Ci farà fare il nostro lavoro?
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