giovedì 21 agosto 2014

Da Erwitt a Pintoricchio, passando per San Gimignano

Per intendersi: vanno bene le mostre alla Elliot Erwitt che, attenzione, si posson fare in tutto il mondo. 
Penso però anche che i musei non possano vivere di soli “eventi”, ma della relazione quotidiana col loro territorio, che li ha espressi e che li deve alimentare.
Perchè i musei, per vivere, devono saper restituire al nostro territorio quel che il territorio ha fornito loro nei secoli. 

Dunque luoghi di sapiente conservazione, certo, ma anche luoghi che sappiano coinvolgere la nostra comunità (e le comunità valdelsane) dalle quali hanno tratto le opere i beni/materiali che espongono. 
Arriveranno così anche i visitatori da tutto il mondo. Che non son pochi giò ora, in verità.
Serve dialogo e rapporto permanente con il pubblico e con il suo territorio. Con i suoi cittadini e con le sue istituzioni scolastiche.
In Consiglio Comunale, la passata legislatura, mi son battuto nell'Atto di indirizzo del CC per la gestione museale perchè fosse un po' più così ed un pochino meno nell'altro modo.
Ben venga, quindi, questo progetto di conoscenza e di valorizzazione dello straordinario patrimonio delle collezioni civiche di San Gimignano.


Nessun commento: