martedì 4 maggio 2010

Acropolis now (come ha titolato il TIMES)

Confesso che fino ad ora mi sfuggivano le ragioni del crack greco. Posto qui un articolo de lavoce.info che aiuta a capirci molto di più. Alcune considerazioni. L'Italia è assai meno a rischio, per un deficit pubblico/pil in linea con i migliori paesi europei, un export che ancora regge, una propensione al risparmio degli Italiani. Peccato per l'elevatissimo debito pubblico, questo sì al pari della Grecia, creato da una classe politica irresponsabile. Quella degli anni '80 in Italia, che ci ha praticamente raddoppiato il debito pubblico. Miopia ed incapacità politica che caratterizzano pesantemente soprattutto la Grecia. Quando si dice che poi la politica non fa la differenza. Aiutata da un sindacato un tantino parassitario, specie sul fronte dell'impiego pubblico. La quota degli occupati pubblici (% del totale occupati) in Grecia è del 25%. Una cifra pazzesca. Con prebende varie. Infine, nel 2008-2009, il governo di centrodestra (ma in tutta onestà neppure il centrosinistra prima aveva brillato per rigorosità dei conti) ha raddoppiando il deficit pubblico tra il 2008 e il 2009.

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