Torno dall’assemblea dove vengo a sapere di Cucchi, ucciso, a quanto sembra andiamoci cauti (ma le foto che ho visto lasciano pochi dubbi), da chi avrebbe dovuto custodirlo, proteggerlo, accompagnarlo e consegnarlo ad un giusto processo. Un ragazzo come noi, nostro coetaneo, 31 anni, non dovrebbe morire così giovane e neppure, mai, così (senza il giovane), in questo modo assurdo. Tanto assurdo da renderl,o ancora più insopportabile. Ho i brividi. Aveva sbagliato? Aveva commesso un reato? Avrebbe dovuto essere “accompagnato” ad un giusto processo, a pagare, se colpevole, la sua pena.. Questo dovrebbe accadere in una democrazia. Voglio un paese così!!! Dove la giustizia che funziona è questa, non quella che ci raccontano in tv: che anche chi ha sbagliato è protetto, ha i suoi diritti, non per buonismo ma perché mio simile. Perché persona. Chi commette ed ha commesso questo atto contro l’essere umano non è mio simile. E’ una belva, con o senza divisa. Non può avere né la mia stima, né il mio rispetto, né la mia comprensione. Chi nega la persona nei suoi diritti fondamentali, a partire proprio dall’essere un umano,una persona, si pone in una categoria che è quella del dis-umano. Voglio vivere in un paese in cui la giustizia non sia questa, ma in cui l’ultimo dei poveracci come siamo noi, abbia le stesse garanzie del notabile di turno. Voglio un paese in cui mi possa fidare senza se e senza ma di chi è preposto, anche, alla mia sicurezza. Vergogna Italia. Sono stufo di questi buchi neri, di questa sospensione della democrazia, di queste violazioni dei diritti umani nel nostro paese. Vergogna!
Ciao Stefano, sei tutti noi.
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