venerdì 15 gennaio 2010

Novità ambientali e un pò di lavoro

EMAS III: pubblicato il nuovo Regolamento Europeo n. 1221/2009.
È stato pubblicato il nuovo Regolamento (CE) n. 1221/2009 (cd. EMAS III) del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) al fine di promuovere il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali delle organizzazioni.Il nuovo regolamento, che abroga il precedente regolamento (CE) n. 761/2001 (cd. Emas II) e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE, entrerà in vigore l'11 gennaio 2010.Le organizzazioni registrate in conformità del regolamento (CE) n. 761/2001 continuano a figurare nel registro EMAS e soltanto al momento della successiva verifica il verificatore ambientale controllerà la conformità ai nuovi requisiti. Dettagli maggiori sulla gestione dl transitorio, verranno forniti dopo l'incontro tra i Verificatori Accreditati ed il Comitato Emas previsto nella prima settimana del mese di Febbraio 2010.La nuova versione del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) ha la finalità di rafforzare il sistema comunitario di ecogestione ed audit, migliorandone l'efficienza e l'interesse che riveste per le organizzazioni, soprattutto di piccole dimensioni, in termini di costi, snellimento delle procedure di registrazione, passaggio da altri sistemi di gestione ambientale ad EMAS, nonché agevolando l'accesso ai finanziamenti disponibili e la partecipazione agli appalti ed acquisti pubblici.Da segnalare, inoltre, la previsione della semplificazione dei controlli regolamentari, degli obblighi normativi e degli oneri per le aziende registrate che dimostrino la conformità a tutte le prescrizioni applicabili in materia di ambiente.
Emas.

Rifiuti, arriva il SISTRI (nome un pò sinistro, ma speriamo che funzioni).
Comunicato del Ministero dell'Ambiente. Roma, 13.01.10: "Legalità, trasparenza, risparmio, semplificazione, informatizzazione. Sono questi gli obiettivi a cui puntiamo con l'introduzione del SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali. Una massa di rifiuti, oltre 147 milioni di tonnellate all'anno, il 10% dei quali pericolosi, che richiedono precisi adempimenti per lo smaltimento. Sono gli stessi rifiuti su cui hanno costruito una parte del loro business le ecomafie, affari criminali per il territorio e per la salute pubblica. D'ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, dalla produzione allo smaltimento. Grazie al SISTRI, infatti, la cui gestione è affidata al Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, finalmente potremo contare su un apparato di controllo adeguato e su un sistema in grado di sostituire procedure obsolete, inefficienti e onerose. Intendiamo lanciare oggi, così, un ulteriore segnale, forte, nella lotta contro l'illegalità, insistendo sulla tolleranza zero nei confronti dei crimini ambientali. Con il SISTRI viene posta particolare attenzione al trasporto e alla fase finale di smaltimento, con l'utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata e in uscita degli autoveicoli nelle discariche. E va in pensione il sistema di rilevazione cartaceo che finora, purtroppo, ha consentito di conoscere i dati relativi alla gestione dei rifiuti speciali con un ritardo di due, tre anni, creando difficoltà nell'impostazione di politiche ambientali mirate e con scarsa utilità ai fini dei controlli di legalità volti a specifici interventi repressivi."
Sistri.

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