giovedì 19 febbraio 2009

NON SIAMO UN PAESE NORMALE

Per il Tribunale di Milano l’avvocato David Mills, ex consulente della Fininvest di Berlusconi, è stato corrotto con 600 mila dollari provenienti dalla Fininvest per testimoniare il falso in due processi a carico di Berlusconi. Mills aveva già confessato tutto in una lettera al suo commercialista (“ho tenuto Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo”) e poi alla Procura di Milano. Mr.B, cioè Silvio Berlusconi, era imputato nel processo ma, guarda un po’, grazie ad una legge del Governo Berlusconi (sì avete capito bene: Berlusconi, non Prodi o Veltroni!) l’ha fatta franca e si è, per così dire, “autosottratto” dal giudizio grazie ad un last minute: il lodo Alfano, legge di dubbia costituzionalità, approvata però in tutta fretta per volere del capo. Nessuna voce, tranne quelle dei blog, nessuna notizia sparata sui giornali, nessuna apertura di tg, niente di niente. Che tristezza. Forse alla fine si scoprirà che Mills si è corrotto da solo. Gli unici ad avere avuto un sussulto (direi piuttosto la coda di paglia) sono stati i “guardaspalle” del leader che inavvertitamente, invece di osservare il religioso silenzio, hanno parlato dicendo che si è trattato della solita sentenza politica ed a orologeria. Cioè dopo una vittoria elettorale e contro Berlusconi. Tradendo così la verità della sentenza… Ma niente accade. Il Presidente del Consiglio resta al suo posto, più forte che mai (“gladiatore” l’ha definito la Gelmini). A dimettersi è il capo dell’opposizione, dopo una sconfitta elettorale a lui poco imputabile e logorato da chi appena 16 mesi fa lo aveva chiamato a salvare la patria conscio della propria impresentabilità.
Ecco una differenza profonda tra destra e sinistra. Se non fosse che da 15 anni Berlusconi gode della fiducia della maggioranza degli Italiani, ci sarebbe anche da esserne felici.

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