lunedì 22 marzo 2010

Se non un Paese, facciamo almeno una Regione per giovani

Se l'Italia non è un paese per giovani, proviamo almeno a fare una Regione per giovani. Domenica 28 si vota. Enrico Rossi, tra le prime proposte che ha avanzato, ha messo quelle a favore dei giovani. Mi sembra il punto di partenza giusto. Vediamo come.

"Se un giovane vuole investire su stesso, tutta la Regione investirà su di lui”.

LE PROPOSTE PER LE POLITICHE GIOVANILI
Sono tre i punti critici nel processo di crescita e emancipazione dei giovani.
- Compiere un percorso formativo di qualità
- Superare la precarietà del lavoro
- Avere una casa dove vivere in autonomia la propria vita
Da questi punti fermi riparte la voglia di investire sul proprio futuro. Per riuscirci occorre:
a) rivedere complessivamente le politiche di sostegno pubblico alle nuove generazioni introducendo elementi meritocratici nei criteri di assegnazione degli aiuti regionali e integrandoli con le misure fiscali di livello nazionale;
b) Pensare non a giovani più assistiti, ma a una risorsa su cui investire.

Alcune proposte per costituire un Progetto Integrato Giovani:
1. Fondo per lo sviluppo personale
Finanziamento di €10.000 per i nuovi diplomati del triennio universitario e di €20.000 per i nuovi laureati toscani, che laureatisi con voti pieni e con studi conclusi nei tempi previsti, si propongano di completare la propria formazione fuori sede in Italia o all’estero o di avviare una propria attività lavorativa.

2. Fondo di opportunità per lavoratori precari
Per lavoratori con al massimo 35 anni di età ed interessati ad investire su stessi per completare o acquisire nuove competenze professionali (sfruttando, soprattutto, i periodi di mancata occupazione);

3. Istituzione del prestito d’onore
Prestito d’onore regionale fino a €50.000 per studenti universitari o professionali particolarmente meritevoli, restituibile entro 10 anni dall’inizio dell’attività lavorativa (soprattutto a sostegno degli studenti toscani della mobilità nazionale o internazionale di studenti toscani che hanno concluso il proprio iter formativo)

4. Contributo all’affitto di emancipazione
Un supporto di 200€ al mese, per un massimo di 3 anni ed a partire dai redditi più bassi, disponibile per giovani e giovani coppie con età compresa tra i 22-30 anni che intendono rendersi autonomi dalla famiglia di origine e sono intestatari di un regolare contratto di affitto (per un tetto massimo di 25mila contributi all’anno).

5. Servizio civile professionalizzante per favorire il legame con la Toscana.
Sfruttando la Legge esistente ed il relativo finanziamento aggiuntivo, con progetti adeguati in campo universitario, culturale, assistenziale, ambientale, e prevedendo ulteriori forme di sostegno (es. contratti di affitto agevolati, crediti spendibili in servizi attraverso la futura carta sanitaria regionale) in collaborazione con i settori interessati (associazionismo, volontariato, assistenza socio-sanitaria, ecc..).

IL COMUNICATO - “Contributi di affitto di 200€ mensili e un contributo massimo di 20 mila euro per ogni laureato per fargli completare la propria formazione”. Queste sono due delle proposte sulle politiche giovanili presentate da Enrico Rossi nel corso della conferenza stampa.
Il programma di Rossi vuole puntare forte sui giovani grazie ad un pacchetto di 200 milioni di euro che coinvolgerà i cittadini tra i 22 e i 35 anni. “Due le idee che stanno alla base delle politiche giovanili – ha spiegato il candidato – l’idea di uguaglianza e di pari opportunità. Ma serve anche premiare il merito”.
Il merito è appunto uno degli aspetti su cui si vuole investire: sarà creato un fondo per lo sviluppo personale che consentirà ai giovani diplomati e ai laureati che completeranno gli studi nei tempi previsti e con il massimo dei voti, di ottenere un contributo di 10 mila euro (per i diplomati) e 20 mila euro (per i laureati). Serviranno loro per continuare la formazione professionale o fare una esperienza di master e corsi specializzanti fuori regione. “Bisogna dare ai giovani che hanno dimostrato valore e merito negli studi un’opportunità di formarsi all’estero per poi tornare in Toscana e capitalizzare l’esperienza – ha dichiarato Rossi – Occorre avere una politica di attrazione dei cervelli. Questa è la vocazione della Toscana, essere una terra che attrae cervelli”.
Altro importante settore su cui si vuole investire è il lavoro dei giovani, che negli ultimi anni affrontano ostacoli crescenti rispetto alle generazioni degli ultimi decenni. “I più colpiti da questa crisi sono i precari. – ha commentato Rossi – Non possiamo garantite il lavoro per tutti ma possiamo aumentare e sostenere l’inserimento lavorativo sia di chi ha concluso gli studi sia per chi ha perso il lavoro”.
Sarà istituito il prestito d’onore regionale fino a 50 mila euro per studenti universitari o professionali particolarmente meritevoli che dovranno restituire entro 10 anni dall’inizio dell’attività lavorativa. Per quanto riguarda l’affitto, nella futura legislatura la Regione potrà sostenere con 200 euro mensili, per un massimo di 3 anni – ed a partire dai redditi più bassi – giovani e anche giovani coppie con età compresa tra i 22 e i 30 anni. Inoltre la proposta punta a favorire anche il servizio civile grazie a progetti adeguati in campo universitario, culturale, assistenziale e ambientale.Le risorse per gli interventi previsti saranno reperibili da una programmazione delle attuali politiche regionali, del complesso dei fondi europei, da risorse aggiuntive regionali, dall’avvio dei prestiti d’onore, da una revisione delle leve fiscali e da un concorso di soggetti della società Toscana. “Andranno coinvolte associazioni fondazione e categorie economiche in questo pacchetto di politiche – ha concluso Rossi – Sono proposte che possono essere modificate e su cui sono pronto a discutere”.

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