mercoledì 7 aprile 2010

post elezioni, arriva il trastullo delle riforme..

Ha più d'una ragione Ainis in questo suo articolo. Le riforme costituzionali, cosa seria e delicata, rischiano di ri-essere il gingillo con cui si trastulla la politica italiano da 20 anni. Con l'ambizione di cambiare tutto per, alla fine, non cambiare niente... E comunque. Le riforme da fare, nell'ordine, sono le seguenti: costi e tempi della politica; riforma fiscale; riforma previdenziale e stato sociale con l'occhio rivolto al futuro, cioè a noi giovani e non al passato. Poi, ovviamente, anche la giustizia, dove in Italia un processo civile dura (quando va bene) il triplo che negli altri paesi. Temo però che, conoscendo i nostri polli come si direbbe al mercato, si partirà invece proprio da qui...

E poi, per carità, non lasciamole in mano a chi ha già dato prova dei suoi risultati su, in paragone, ben più modesta materia come la legge elettorale: il ministro Calderoli. Leggete qui. Vengono i brividi a pensare alla Costituzione nelle mani dell'autore della "porcata". Non darà fuoco mica a quella come agli scatoloni?

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