mercoledì 17 settembre 2008

SENZA UN BRICIOLO DI ENERGIA

Tra militari, sicurezza, caso Alitalia, scuola a pezzi (e lavoratori, come per Alitalia, a spasso) emerge anche l’idea che il Governo ha dell’ambiente e dell’energia in particolare. Il bene non sta tutto da una parte, così come neppure il male. Ma ciò che secondo me traspare è che da un punto di vista della cultura ambientalista (al di là del guado) ci sia ancora molto da chiarirsi le idee. Il tratto politico, invece, più evidente è che la questione energetico-ambientale non sia considerata non dico la priorità ma, almeno, una delle priorità.

Il decreto legge Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 poi convertito in legge (legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133 (cioè la Finanziaria 2009) è indicativo, almeno per la matweri dell’energia e l’ambiente, di questo atteggiamento.

Ecco qualche esempio.

Articolo 7
"Strategia energetica nazionale"
1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, definisce la "Strategia energetica nazionale", che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:a) diversificazione delle fonti di energia e delle aree geografiche di approvvigionamento;b) miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo;c) promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell'efficienza energetica;d) realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;d-bis) promozione della ricerca sul nucleare di quarta generazione o da fusione; e) incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica;f) sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;g) garanzia di adeguati livelli di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori.

Alla grande torna il nucleare! Attenzione: personalmente sono favorevole a che l’Italia stia nella ricerca del nuclerare c.d. di quarta generazione. Tuttavia, rilanciare adesso il nucleare (attuale, obsoleto e costoso) è un'operazione non sostenibile e antistorica. Il nucleare, è vero, non ha emissioni di gas serra ma presenta ancora problemi irrisolti e non secondari arci-noti: sicurezza, smaltimento scorie, tempi di realizzo, costi di costruzione e smantellamento (il decommissioning, troppo spesso sottostimato), la reperibilità – e il costo- dell’uranio e del plutonio, e si poterebbe continuare. Il passaggio sulle rinnovabili sembra più un atto formale, così come quello sull’efficienza. Basta andare avanti e vedere gli altri articoli. Brividi…

Legge obiettivo per lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi
1. Il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque del golfo di Venezia, di cui all'articolo 4 della legge 9 gennaio 1991, n. 9, come modificata dall'articolo 26 della legge 31 luglio 2002, n. 179, si applica fino a quando il Consiglio dei Ministri, d'intesa con la Regione Veneto, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, non abbia definitivamente accertato la non sussistenza di rischi apprezzabili di subsidenza sulle coste, sulla base di nuovi e aggiornati studi, che dovranno essere presentati dai titolari di permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione, utilizzando i metodi di valutazione più conservativi e prevedendo l'uso delle migliori tecnologie disponibili per la coltivazione.

Mah… Che il futuro energetico italiano e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del sistema energetico italiano – dove manca un piano energetico nazionale dal 1988…- passi per il petrolio del golfo di Venezia, è poco più che una battuta. Sorrisi…

Articolo 27

Taglia-carta
1. Al fine di ridurre l'utilizzo della carta, dal 1° gennaio 2009, le amministrazioni pubbliche riducono del 50% rispetto a quella dell'anno 2007, la spesa per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e regolamenti e distribuita gratuitamente od inviata ad altre amministrazioni.2. Al fine di ridurre i costi di produzione e distribuzione, a decorrere dal 1° gennaio 2009, la diffusione della Gazzetta ufficiale a tutti i soggetti in possesso di un abbonamento a carico di amministrazioni o enti pubblici o locali è sostituita dall'abbonamento telematico.

Questa norma, perlomeno, sembra avere una sua ragione! Norma in tal senso c’erano già per gli enti pubblici, ma tutto ciò che è comunque in più in questo caso non guasta. Bravi…

Articolo 30

Semplificazione dei controlli amministrativi a carico delle imprese soggette a certificazione
1. Per le imprese soggette a certificazione ambientale o di qualità rilasciata da un soggetto certificatore accreditato in conformità a norme tecniche europee ed internazionali, i controlli periodici svolti dagli enti certificatori sostituiscono i controlli amministrativi o le ulteriori attività amministrative di verifica, anche ai fini dell'eventuale rinnovo o aggiornamento delle autorizzazioni per l'esercizio dell'attività. Le verifiche dei competenti organi amministrativi hanno ad oggetto, in questo caso, esclusivamente l'attualità e la completezza della certificazione. Resta salvo il rispetto della disciplina comunitaria.

E’ ciò di cui mi occupo. Semplificare gli adempimenti per chi si pone sulla strada (volontaria!) dell’eccellenza ambientale è un obiettivo degli strumenti volontari e del V e VI piano d’azione europea. Confindustria ha fatto il suo mestiere ma questa volta con buonsenso. Unico neo: hanno inserito anche quelle per le qualità, io le avrei tenute fuori. Bravi bis.…

Articolo 35

Semplificazione della disciplina per l'installazione degli impianti all'interno degli edifici
1. Entro il 31 dicembre 2008 il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, emana uno o più decreti, ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, volti a disciplinare:a) il complesso delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici prevedendo semplificazioni di adempimenti per i proprietari di abitazioni ad uso privato e per le imprese;b) la definizione di un reale sistema di verifiche di impianti di cui alla lettera a) con l'obiettivo primario di tutelare gli utilizzatori degli impianti garantendo una effettiva sicurezza;c) la revisione della disciplina sanzionatoria in caso di violazioni di obblighi stabiliti dai provvedimenti previsti alle lettere a) e b).2. L'articolo 13 del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 è abrogato. 2-bis. Sono abrogati i commi 3 e 4 dell'articolo 6 e i commi 8 e 9 dell'articolo 15 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.

E qui casca l’asino. Ecco il tratto culturale poco “verde”: l’efficienza energetica considerata un costo, un vincolo, un impaccio un ostacolo da eliminare. Non rendere più obbligatorio l’attestato di efficienza energetica dell’edificio nell’atto di compravendita degli immobili (a pena di nullità dell’atto stesso) di fatto vanifica la qualificazione energetica degli edifici. Che resta sempre obbligatoria, ma è chiaro che risulta depotenziata. E voglio vedere in un paese come il nostro quanti la faranno a questo punto. Pessimi…

Articolo 48
Risparmio energetico
1. Le pubbliche amministrazioni statali di cui all'articolo 1, comma 1, lettera z), del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 sono tenute ad approvvigionarsi di combustibile da riscaldamento e dei relativi servizi nonché di energia elettrica mediante le convenzioni Consip o comunque a prezzi inferiori o uguali a quelli praticati dalla Consip.2. Le altre pubbliche amministrazioni adottano misure di contenimento delle spese di cui al comma 1 in modo da ottenere risparmi equivalenti.

Questa è invece una norma che non capisco e che potremmo definire il manifesto della concezione del risparmio energetico da parte del centrodestra (o, se non di tutto, sicuramente di chi ha scritto questa norma espressione di quella parte politica). Dover ricorrere al consip (www.consip.it) non è di per sé uno scandalo, anzi. Consip è nata apposta per far risparmiare la Pubblica amministrazione. Ma è qui lo strabismo governativo. Si parla nella rubrica della norma di risparmio energetico ma, di fatto, dov’è il risparmio energetico? Compare a prezzo più basto è un risparmio, certo, ma non energetico! E non si può qualificare un risparmio come energetico perché…si opera sui prezzzi delle forniture energetiche. Un gran casino. Con buona pace del risparmio energetico, appunto. Neuroni impazziti…

Ultimi due pensirini finali: qualcuno ha sentito parlare di mobilità sostenibile, di riduzione delle emissioni di CO2, di protocollo di Kyot0? Tristezza...

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