venerdì 6 novembre 2009

Giustizia e rispetto.

Non so a voi ma a me questo storia del Cucchi (e di chi sa quanti altri) fa vergognare e provare tanta rabbia. Non è questo lo Stato che voglio. Non è questo lo Stato per cui oltre 60 anni fa persone di tutte le età, sesso e religione, sono morte liberando l'Italia. Per essere chiari: ho rispetto del lavoro delle forze preposte alla nostra sicurezza, nonchè di chi lavora nelle carceri. Qui abbiamo l'esempio vicino di Ranza, dove molti concittadini lavorano in condizioni difficili, sottorganico, e con direzioni ad alto turn over, carenze strutturali, etc... Mi batto anche, nel mio piccolo, che il governo centrale destini loro le risorse e le strutture necessarie a poter svolgere il proprio lavoro nella massima operatività, efficacia e sicurezza loro e nostra.
Tuttavia questo è un paese che vive troppi buchi neri, troppe sospensioni di diritti, troppe violazioni dei diritti umani. Non posso pensare che quelle stesse forze che combattono sul territorio la criminalità, la mafia, etc.. catturano boss e latitanti pericolosi, siano anche quelle che commettono ciclicamente questi atti vergognosi, disumani. Possibile che chi è preposto alla tutela dell'ordine e alla garanzia della sicurezza, possa essere sovente il primo a non essere garante di sicurezza, rispetto e diritto? Possibile che un ragazzo/a, bianco giallo rosso o blu, colpevole o meno (questo lo deve stabilire un giusto promesso non un qualsiasi surrogato di "sommaria giustizia"), muoia tra le mani di chi devo comunque custodirlo ed accompagnarlo ad un giusto processo? NO. Non è possibile. Non è questo il compito di uno Stato. E lo Stato non è fatto solo di politici, vorrei ricordarlo...anzi!

Il video postato è tratto dalle iene ma la produzione è del blog beppe grillo. E' un colpo allo stomaco. Ci dice di come non siamo niente e soprattuto di come, di colpo per l'appunto, possiamo diventare nulla di fronte alla disumanità, all'arroganza, al non rispetto della legge e della persona umana in quanto tale.

Guardate questo video, è un colpo al cuore. Più rispetto, più diritto, più giustizia.

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