sabato 4 luglio 2009

Primo Consiglio comunale

Giovedì 25 giugno si è tenuto il primo Consiglio comunale di San Gimignano. Il mio gruppo mi ha nominato Capo Gruppo. Mi ha fatto un certo effetto la prima seduta. Per il rispetto che non solo si deve ma che ho per le istituzioni, per l'importanza della Sala del Consiglio, per la novità del luogo e delle procedure, per il fatto di doversi misurare con le opposizioni sempre pronte ad incalzare e a porre domande, il rispetto dell regole di comportamernto e di intervento nella discussione.
La seduta del Consiglio (e d'ora in vanti tutte le future) è stata per la prima volta video ripresa e sarà visionabile sul sito del
comune di San Gimignano.

Serata un pò ingessata, come era normale, ma subito formativa.
A nome del gruppo di maggioranza ho parlato per ultimo e ho detto, con orgoglio, queste cose:

"Signor Sindaco, colleghi consiglieri, sangimignanesi,
il nostro primo pensiero è rivolto a quanto sta accadendo in Iran dove è in corso una dura repressione contro donne e uomini di ogni età, a cui è impedito di manifestare pubblicamente il proprio pensiero.

Per una città patrimonio dell’umanità come la nostra, conosciuta in tutto il mondo e da tutto il mondo guardata, guai se la politica locale si limitasse a fissare il proprio orizzonte alle sole, per quante nobili ed antiche, mura cittadine.

Ciò che là sta avvenendo ci ricorda drammaticamente il valore universale della democrazia e della libertà in tutte le sue forme.
E ci fa apprezzare ancora di più, qui e stasera, il valore prezioso delle istituzioni democratiche come quella di questo Consiglio Comunale.

Istituzioni democratiche che non sono cadute dal cielo ma che sono state conquistate con il sacrificio, spesso estremo, di donne e di uomini che allora, come oggi purtroppo in Iran e in tante parti del mondo, lottarono per quei valori di democrazia e di libertà che sono oggi sanciti nella nostra Costituzione.

Dunque, il nostro secondo pensiero da questa Sala va a tutti quei sangimignanesi che allora combatterono nella guerra di Liberazione per queste istituzioni. Dai martiri di Citerna e Montese ai caduti di San Donato, dai Martiri di Montemaggio a tutti i partigiani, fino anche all’impagabile sacrifico di Oclide Roatta che, detenuto politico nel carcere di San Domenico e da lì liberato dai partigiani sangimignanesi, preferì unirsi a loro e combattere invece di riparare in Francia, trovando poi la morte al “Piano” in seguito al rastrellamento nazifascista di San Donato-Poggiosecco.

Conosco l'obiezione. Ma, badate, tutto questo non è retorica.
Ma un messaggio preciso: di impegno, di rigore morale e di civismo straordinario a cui siamo stati formati e che portiamo con noi in questo Consiglio Comunale.

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Il voto del 6-7 giugno a San Gimignano ci ha consegnato un risultato netto in termini percentuali quanto chiaro in termini assoluti.
I Sangimignanesi hanno premiato la nostra coalizione, il Centrosinistra per San Gimignano, con oltre il 65% dei consensi, cioè con più di 3000 voti dei 4900 votanti, riconoscendo alla coalizione di avere tutte le carte in regole per il governo di questa straordinaria comunità.

E’ un risultato che ci ripaga di tanto lavoro, della nostra continua ricerca di interlocuzione con i cittadini sui temi anche difficili ed al quale hanno concorso vari fattori che qui ci preme sottolineare.

1. Le indubbie capacità del nostro candidato a Sindaco, Giacomo Bassi, unite a competenza, impegno e disponibilità verso i sangimignanesi hanno contribuito a dimostrare quanto forte fosse il consenso nei suoi confronti;
2. L’importante eredità politica ed amministrativa delle Giunte Lisi, di cui i cittadini hanno premiato il lavoro e di cui noi oggi raccogliamo idealmente il testimone innestandovi forti elementi di innovazione;
3. La forte presa sulla realtà sangimignanese della coalizione in generale, che si è presentata omogenea e della Sinistra per San Gimignano e del Partito Democratico in particolare;
4. Una proposta programmatica realistica, con i piedi per terra, seria e completa per San Gimignano, frutto di un percorso condiviso e collegiale, partecipato dalla città, faticoso ma inclusivo;
5. Infine, consentitemi, la qualità, le professionalità, le competenze dei nostri candidati in una squadra che presentava e presenta il giusto equilibrio tra novità ed esperienza. I cittadini hanno colto questo messaggio e in un panorama politico, diciamocelo, piuttosto restio anche al ricambio generazionale, hanno percepito che la novità stava dalla nostra parte.

E’ un risultato importante che testimonia del fatto che i sangimignanesi non sono alla ricerca di improvvisazione, quanto semmai di un progetto concreto, completo, che guardi a tutto il territorio, che spieghi loro come stanno le cose in un rapporto di estrema franchezza senza illuderli in tempi, peraltro, di pesante crisi economica.

E’ un risultato che ci conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che il consenso non è per sempre ma che va coltivato con l’impegno, l’ascolto, l’analisi, la proposta e l’azione, come noi abbiamo fatto e continueremo a fare stando tra i sangimignanesi su tutto il territorio comunale.

E’ un risultato importante per il quale ringraziamo i nostri concittadini ma che al tempo stesso, inutile nascondercelo, ci carica di maggiore responsabilità.

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Non voglio qui riprendere gli aspetti programmatici che caratterizzano il nostro mandato di governo, scelto dai cittadini, in quanto questo è compito del Sindaco e Giacomo l’ha già svolto in modo preciso e misurato.

Voglio però ricordare quelle che saranno le architravi del nostro percorso politico che inizia questa sera.
Sono sostanzialmente tre e le accennerò rapidamente.

Punto primo.
San Gimignano è città bella ed invidiata, semplice e complessa, chiusa ed aperta al tempo stesso così come fascinosa ed austera.
Sicuramente è una città sulla quale gravitano molti interessi e sulla quale sono puntati molti occhi, quando non veri e propri appetiti.
Ebbene, noi ci batteremo perché a prevalere sia l’interesse generale, che è il fondamento del governo della cosa pubblica, contro il privilegio ed i gruppi di interesse o lobbystici.

Punto secondo.
Tutela e conservazione del nostro territorio e di tutto ciò che esso porta con sé dal punto di vista architettonico, artistico, culturale, storico e paesaggistico. Perché questo è il grande patrimonio che le generazioni precedenti ci hanno consegnato e questo è il patrimonio che dovremo consegnare a quelle future se non proprio intatto, certo ulteriormente migliorato.
Insomma, un unico grande territorio da governare cui prestare attenzioni, interventi ed offrire risposte che traggono insegnamento dalla nostra storia, recente e passata ma siano all’altezza della modernità che stiamo vivendo.

Punto terzo.
Per noi è prioritario il problema di continuare a tenere unita la nostra comunità, da Badia a Elmi a Castelsangimignano, proprio occupandosi e preoccupandosi del destino, per esempio, delle nostre frazioni e di chi le vive, ma soprattutto di far sì che si possa continuare a vivere bene a San Gimignano, sia possibile trovarvi un lavoro, qui come in Valdelsa, sia possibile trovarvi una casa con modalità e prezzi accessibili vivendo in sicurezza come sempre accaduto in queste terre, dove sia possibile continuare a godere di servizi di qualità a cui tutti, residenti e turisti, contribuiscano e dove sia possibile semplificare la vita dei cittadini anche nel rapporto con le istituzioni.

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Infine, per quanto riguarda il lavoro da svolgere in questo Consiglio siamo convinti che un clima di dialogo e di confronto, pur senza rinunciare ciascuno alle proprie distinzioni, sia il contesto migliore per trovare le soluzioni più efficaci alle questioni che il tempo e i processi politici ci sottoporranno.

Credo che ci sia bisogno di questa concordia, ognuno nei propri ruoli, perché la fase che abbiamo davanti e che stiamo già purtroppo vivendo è dura e preoccupante.
Penso alla crisi, ai cambiamenti che questa sta imponendo in Valdelsa e alla Valdelsa, ai posti di lavoro persi, ai lavoratori in cassa integrazione guadagni, al futuro di tante famiglie reso ancora più incerto, alla seria compromissione delle capacità produttive del nostro sistema economico locale se venissero meno importanti realtà come Trigano e RCR con tutto il loro indotto, che in questi giorni vivono una crisi aziendale drammatica.

Noi garantiamo rispetto alle opposizioni non solo perché così si conviene ma perché vogliamo contribuire davvero a partire colo piede giusto ed a lavorare nel clima che descrivevo in precedenza.
Un rispetto che però pretendiamo in egual misura, per una coalizione che rappresenta larga parte dei cittadini sangimignanesi.

Siamo per continuare a fare di questo Consiglio una “casa di vetro”, trasparente, aperta e partecipata dai cittadini.
E per questo apprezziamo molto la scelta del sindaco e dei capigruppo di procedere alla registrazione video della seduta, così come quella di istituire la figura del difensore civico, in modo tale che domani mattina, davanti ad un computer, i sangimignanesi possano sentire e vedere ciò che qui si dice e si fa, senza ricorrere al gossip politico cittadino che non ci appassiona e mai ci appassionerà.

Anche questo può essere un mezzo per avvicinare i cittadini alla politica.
Una politica, ammettiamolo francamente, che non gode del rispetto e della fiducia di cui invece avrebbe bisogno.

Siamo qui, in questo Consiglio, impegnati nella vita pubblica, anche per questo.
Per ridare, tutti, dignità alla politica e restituirle quel ruolo che le spetta nella società.
Per farlo c’è un mezzo formidabile, che per noi viene prima di tutto ed è l’esempio.
La politica, infatti, si cambia a partire dai nostri comportamenti individuali.

Noi, il nostro gruppo, garantiremo impegno e serietà.
Perché questo si merita San Gimignano.
Perché questo è quello che si aspettano da noi i sangimignanesi".

Intervento a nome del gruppo consiliare Centrosinistra per San Gimignano
San Gimignano, 25.06.2009
Sala del Consiglio
Capo Gruppo Centrosinistra per San Gimignano

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Nella prima seduta abbiamo anche presentato subito 2 ordini del giorno su due situazioni delicate del nostro territorio: la crisi economica con le difficoltà aziendali, pesantissime, di Trigano e Calp, e la situazione sempre più insopportabile delle condizioni di sicurezza e vivibilità del carcere di Ranza.
Le trovate
qui.

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