mercoledì 21 maggio 2014

La CO2 della discordia (e dell’arroganza)


Trovo le parole del Signor Piazzini su gonews di stamani di un'arroganza fuori misura.
A parte il fatto che il Tar si pronunci dopo 2 anni (e ha fatto presto), consiglierei più prudenza e cautela. Oltre che a moderare i toni e le parole.

E premetto subito, a scanso di equivoci, che comprendo anche una certa agitazione di chi, alla fine, se stiamo alle parole, chiede solo di poter fare il suo lavoro. Tutto legittimo. Addirittura, tutto garantito dalla Costituzione (più che dal Tar ad essere precisi).

Vorrei però ricordare che nessuno (almeno della maggioranza uscente Centrosinistra per San Gimignano), ha mai messo in dubbio il suo diritto (né quello di altri) a fare impresa.
E a farla nel rispetto della normativa vigente.

Vorrei anche ricordare che nessuno è ed ha mai “voluto andare contro legge”, soprattutto chi è dentro e rappresenta le istituzioni. Ma di che parla?

Affermare poi che “Ai candidati a Sindaco dei Comuni di San Gimignano e Barberino dico solo “state sereni” il Tribunale ha chiarito l’evidente e cioè che San Paolo si trova a Certaldo e che tutte le procedure fatte sono del tutto regolari. In conclusione la legge ci da ragione e noi siamo disposti al dialogo e determinati a portare in fondo le nostre attività ma per fare un percorso rispettoso della cittadinanza abbiamo bisogno di persone che rappresentano le istituzioni che siano serie e responsabili nel far rispettare le leggi e non ciarlatani o maghi del consenso che vogliono solo e comunque, anche contro legge come con l’istituzione di un nuovo parco, ostacolare le attività di impresa e non dialogare istituzionalmente per trovare soluzioni che possano dare nuove opportunità al territorio nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.

Caro Piazzini, ecco un po’ di cose su cui la sua uscita non c’è piaciuta per nulla (per non dire peggio), senza troppa polemica:

1)      ognuno di noi le riconosce il sacrosanto diritto di fare impresa a normativa vigente. Si figuri se istituzioni democratiche si permetterebbero di fare il contrario. Ancora: di cosa parla?
2)      Nessuno di noi (e con noi intendo noi PD e SEL di San Gimignano -coalizione Centrosinistra per S.Gimignano-, ha mai dato la stura a ciarlatani o maghi, nessuno di noi ha mai usato violenza (ci mancherebbe altro) né fisica né verbale contro di lei o altri.
3)      Nessuno di noi ha mai cavalcato il Comitato, convinti come siamo che ciascuno debba fare il proprio mestiere, con rispetto reciproco.
4)      Anzi, nostro malgrado, dal Comitato a volte abbiamo preso male parole perché abbiamo sempre spiegato (e capisco che l’argomento non faccia presa, nell’epoca dei berci elevati a politica), che alle istituzioni non spetta gridare, ma usare gli strumenti della legge ed i procedimenti amministrativi per tradurre le volontà politiche in azioni concrete. Questa è la democrazia e lo stato di diritto. Chi non lo capisce vada a scuola.
5)      Quindi: se lei rivendica il sacrosanto diritto di fare impresa nella legalità, sappia che c’è anche il nostro altrettanto sacrosanto diritto ad agire nella medesima legalità, con gli strumenti normativi vigenti affinché prevalgano altri interessi, cioè quello pubblico della comunità e del territorio rispetto al suo privato. E’ quello che stiamo facendo come Comuni (almeno come San Gimignano ne sono certissimo), all’interno della VIA regionale, con l’Odg approvato dal Consiglio Regionale a novembre scorso, con le azioni per la modifica del Piano Estrattivo e quello Ambientale regionale.  
6)      Se ha scarsa memoria la informiamo che a San Gimignano siamo contrari a questo tipo di attività da oltre 10 anni, quando la SOL ci provò nel territorio di San Gimignano ad inizio anni 2000. Ora che siamo a 3-4 km più in là, in Comune di Certaldo, non abbiamo cambiato idea. 
7)      Siamo stati anche contrari fin dal 2012, nel caso specifico, al suo nuovo progetto a S.Polo, per le stesse motivazioni di allora. Leggere qui per rinfrescare la memoria, grazie.
8)      L’idea del parco fluviale, dovrebbe saperlo, non è certo di ora. Anzi se proprio dobbiamo dirla tutta i nostri Comuni sono rimasti anche un po’ indietro (anche per alcune buone ragioni, prima tra tutte il coordinamento di tutti i diversi strumenti urbanistici comunali). Mica pensiamo ad un parco fluviale per bloccare un’attività di impresa!!! Se lo si fa lo si fa per un’idea di territorio e di paesaggio, di fruizione pubblica del territorio stesso, di conservazione e tutela della biodiversità, di attrazione turistica in una zona vocata turisticamente, etc… Ma per chi ci ha preso?
9)      Infine, anche se qui si entra nel campo delle opinioni, siamo da sempre poco (per nulla ) convinti che per il nostro territorio, per la Valdelsa, la sua attività possa “dare nuove opportunità al territorio nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.


Per tutto questo ci battiamo, nelle regole, perché le regole cambino a maggior tutela di un interesse più pubblico che privato. Senza minacce, senza violenza, con gli strumenti che la legge e la democrazia ci mettono a disposizione.
Questo è quello che può e deve fare la politica, senza acredine, senza rivalse personali, a tutela 
dell’interesse generale. Il mondo, per fortuna, non finisce in un TAR. Ci farà fare il nostro lavoro? 

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