venerdì 4 luglio 2008

UN IMPIANTO ALL'AVANGUARDIA

Oggi ho avuto l'opportunità di visitare il costruendo termovalorizzatore di Poggibonsi. L'impianto è in stato di fermo per i lavori di potenziamento ed ammodernamento. Sostanzialmente si tratta della costruzione della nuova linea (terza linea) di combustione, indipendente dalle due esistenti, dell'ampliamento ed unificazione della fossa rifiuti, introduzione di un secondo sistema di abbattimento fumi sulla linea nuova e realizzazione di una nuova linea di recupero energetico. Mi sembra proprio un impianto all'avanguardia, che usa la migliore tecnologia disponibile (in particolare il sistema DeNOx-deDioxin) per fare un esempio. Il costo è contentuto rispetto ad altri impianti ("appena" 30 milioni di euro). Il costo di esercizio deve tenere conto anche della energia prodotta (circa 30 MW) dalla valorizzazione del calore di combustione. L'energia elettrica prodotta è rivenduta al gestore della rete elettrica. Questa quota non si riverbera in tariffa (la TIA), ma contribuisce ad alleggerirla. La tariffa dell'ATO 8 è anche per questo la più bassa della Toscana ed una delle più basse in Italia!
Lo cosa che colpisce di più è che due terzi dell'estensione dell'impianto è dedicata alle tecnologie di abbattimento fumi. Del resto questo è uno dei principali impatti ambientali di questi impianti. Così come è vero che, per esempio, per le famigerate diossine, l'impianto rispetta ampiamente i limiti normativi. L'impianto è all'avanguardia. Un esempio per tutti: l'impianto di Brescia, premiato a New York come impainto modello non dispone dell'ultima tecnologia costituita dal sistema DeNOx-deDioxin, per esempio. Vi è poi tutta una serie di accorgimenti tecnici/tecnologici in grado di prevenire (sempre con approccio cautelativo) eventuali problemi o particolarità di combustione.
Lo giudico un impianto in sintonia con le scelte effettuate (lungimiranti) dalla Provincia in questi anni, necessario e funzionale ad un moderno (e sicuro!) ciclo integrato dei rifiuti.
Non sottovaluteri, inoltre, la trasparenza nella gestione e nella informazione alla cittadinanza su quelli che sono i piani di monitoraggio e controllo delle emissioni in atmosfera. Le quali saranno proiettate in tempo reale su pannelli visibili ai cittadini in luoghi aperti nei comuni di Poggibonsi e di San Gimignano. Il Termovalorizzatore deve dunque continuare ad essere una "casa di vetro", trasparente, ecnomica ed efficiente.
La politica, come ha fatto a suo tempo, mantenga il suo ruolo guida di spiegare la necessità di questi impianti (pochi, efficienti e ben gestiti) in un'ottica di autosuffcienza di amabito e di autosmaltimento del rifiuto indifferenziato proveniente dalla raccolta differenziata (Valdelsa) o dalla selezione dell'indifferenziato (effettuata nell'impianto di selezione di Pian delle Cortine).

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