lunedì 3 agosto 2009

Letti di recente

Schiavone Aldo
L'Italia contesa - Sfide politiche ed egemonia culturale
Laterza - Collana Anticorpi

Questo l'abstract:
"Per vent'anni abbiamo vissuto sotto l'ala di un turbine: globalizzazione economica e trasformazione politica. Due metamorfosi insieme: post-industriale e post-democristiana. L'Italia di oggi ci restituisce per mille segni l'immagine di un Paese provato, che perde colpi di continuo. E soprattutto con un motore politico penosamente inadeguato, incapace di autentica innovazione, che non fa nulla se non pasticciando, e alla fine non sembra concepire altra missione tranne la pura conservazione di se stesso e del ceto che lo controlla. Ma altre volte siamo stati capaci di riagguantare all'ultimo istante il filo della nostra storia. La posta in gioco è troppo importante per rassegnarsi, e dopotutto siamo qualcosa di più di un piccolo angolo di mondo."
Un'analisi molto lucida dello stato del centrosinistra italiano e anche qualche terapia per "uscire dal tunnel" a partire da una premessa di questi tempi abbastanza forte (e provocatoria?): tutto ciò su cui si è fondato e il 'berlusconiscmo' di questi anni si sta sbriciolando. Occorre atttrezzarsi e prepararsi a riempire il vuoto.

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Dan Brown
Angeli e Demoni
Mondadori

L'avevo scartato anni fa, dopo 5 pagine mi venne a noia. Forse perchè letto subito dopo il Codice da Vinci? Fantasia certo, però la trama è avvincente per quanto inverosimile.

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Barnes Peter
Capitalismo 3.0. Il pianeta patrimonio di tutti
Egea

Questo l'abstract:
"Una proposta che può suonare un po' provocatoria (e un po' visionaria), ma che intercetta l'opinione diffusa che l'assetto capitalistico vada riformato e ripensato, senza cadere in ideologismi di maniera: si tratta di fare un upgrade del sistema, affinché il sistema stesso continui a operare. La versione 3.0 del sistema capitalistico deve fondarsi sulla rivalutazione e sul recupero dei beni comuni, i cosiddetti commons, che tutti possono utilizzare, ma su cui nessuno può reclamare un diritto esclusivo, come quelli ambientali o culturali, ovvero aria, acqua, parchi, monumenti. Solo in questo modo è possibile fronteggiare problemi che il capitalismo non ha saputo risolvere, quali il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse energetiche, il degrado ambientale e la povertà, assicurando così il funzionamento per il futuro del sistema-mondo. Perché sia possibile procedere all'upgrade del sistema, occorre che i beni comuni vengano gestiti in modo autonomo sia dalle leggi di mercato sia dal controllo politico, preda spesso di una deriva statalista e affaristica. La soluzione, per Barnes, sta nell'affidare tali beni a Fondazioni o Trust, come avviene, per esempio, in Alaska, dove in questo modo sono gestiti i proventi delle concessioni per l'estrazione di gas e petrolio. "
Per certi vesi mi ha incuriosito (e colpito) come fece a suo tempo Economia all'idrogeno di Rifkin. L'idea di Barnes pone la centro una questione discussa da tempo, quella dei così detti commons, e tenta, qui sta la forza del libro, di mostrarci una possibile modalità di gestione e quindi una soluzione ai problemi che il capitalismo "versione 2.0" non ha saputo risolvere, questione energetica ed ambientale in primis. Libro interesante perchè non ideologico.

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Civati Giuseppe
Nostalgia del futuro
Marsilio- Collana I Grilli

Questo l'abstract:
"Il Partito democratico non è partito e finora non è nemmeno stato molto democratico. Giuseppe Civati lo dice con chiarezza, indicando le ragioni delle difficoltà incontrate dal progetto che avrebbe dovuto cambiare la politica e il Paese, e che si ritrova alle prese con i suoi limiti, numerosi come le potenzialità che non ha ancora espresso. Alla ricerca di un profilo e di un metodo, prima ancora che di un’identità, il partito che l’autore immagina è qualcosa di rivoluzionario per la politica italiana perché parte dai cittadini, dalle nuove modalità di comunicazione e aggregazione sociale e, soprattutto, dalle domande della contemporaneità. Il lavoro, la società multietnica, l’ambiente, la laicità e la riforma della politica sono i temi di una nuova proposta che ha il sapore antico della passione e la freschezza di chi ha iniziato a far politica con l’Ulivo e con Berlusconi. E ha tutta la vita davanti: proprio come il pd."
Confesso. Lo sto leggendo quindi il giudizio è al momento parziale. Però, anche se non voterò per la mozione che lui sostiene, pur condividendone molti tratti, il pippo è forte e afferma cose, molte, che noi a San Gimignano ci diciamo da tempo. Provando anche, spesso con buoni esiti, a non praticarle per non pepretuare gli errori di chi ha avuto fino ad ora la guida del Pd.

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