venerdì 20 marzo 2009

Andare in Europa in altro modo

Leggete qui questo appello scritto da qualche volto più o meno nuovo del Pd. (http://www.wittgenstein.it/2009/03/17/un-altro-modo-di-andare-in-europa/)

Lo condivido. Manca però, secondo me, il passaggio su come si può concorrere alla determinazione, su questa come su altre materie che potremmo definire insieme, di una posizione prevalente. Trovare cioè il compromesso tra la responsabilità delle direzione politica (cui spetta l'onere della proposta) e il valore della partecipazione su cui si fonda il nostro partito. E che non può limitarsi alle primarie sia chiaro.

A tal proposito riposto qui un pezzo della lettera che consegnammo a veltroni quando venne a siena il 5 febbraio, prima della bufera. Questa parte è ancor oggi valida! Il post era "caro amico ti scrivo...ma non mi rilasso un pò" del 5.02.2009.

...Noi continuiamo a credere fortemente, come te, nel Partito Democratico.E siamo d’accordo con te quando dici che non occorre ripartire ogni volta “da zero”.
Il progetto c’è e si chiama Partito Democratico.Molti sono i contenuti e non mancano ad ogni livello intelligenze e personalità a disposizione del nostro Partito.
Noi però pensiamo che occorra che tutto il PD si ponga sui binari dell’innovazione e del cambiamento.
Guarda caso proprio ciò che chiedeva chi partecipò alle primarie del 14 ottobre e chiede chi continua oggi a darci fiducia in ogni occasione: innovazione e cambiamento.Per dirla con Obama è anche per noi il tempo della responsabilità e della chiarezza.Tu hai richiamato più volte in questi mesi il partito all’unità.Crediamo che sia, d’accordo con te, un requisito essenziale per l’efficacia della nostra proposta politica e per la percezione che l’elettorato può avere di noi.Tuttavia, anche da San Gimignano, troppe volte abbiamo l’impressione che questi richiami cadano nel vuoto perché, forse, non siamo tutti convinti sulle cose da fare.

A noi non spaventa un partito plurale, dove più anime convivono e si confrontano.E’ fisiologico per un grande partito come siamo e, anzi, rappresenta uno dei nostri punti di forza. A noi spaventa un partito che ne rimane schiavo, incapace di trovare il bandolo di questa pluralità e dunque incapace di mandare messaggi chiari e comprensibili al proprio elettorato o ai potenziali elettori. Un partito che si avvita su questioni capziose, che non costruisce gruppi dirigenti legittimati e riconosciuti sconfinando nel personalismo avulso da ogni progetto politico, che riduce la partecipazione alle primarie (strumento prezioso in cui crediamo e che in questa provincia pratichiamo da tempo), ma che non coinvolge i propri iscritti ed elettori su scelte di fondo.Per evitare tutto questo, forse, abbiamo bisogno di affrontare con decisione alcuni temi.

Prendiamo un esempio, attuale, valido per tutti: l’Europa e le elezioni europee.
Per noi è una questione importante. Come non vedere che molte delle questioni cruciali del nostro tempo (quella energetica ed ambientale, quella delle dinamiche del mondo del lavoro, quella dei flussi migratori, quella della mobilità sociale, quella del campo dei diritti e dello spazio delle libertà personali) passano dalla dimensione europea?.Ci piacerebbe che su questo come su altri temi il partito promuovesse una discussione convinta su quale idea d’Europa abbiamo, come la vorremmo, di quali forme, di quali strutture e di quali regole ci doteremmo per realizzare quello che il J.Rifkin ha definito anni fa “il sogno europeo”.

Un partito che si confronta, discute dell’Europa e dunque del futuro e che poi decide cosa fare e dove stare coinvolgendo, nel momento della decisione, iscritti ed elettori del PD con gli strumenti che lo Statuto ci mette a disposizione (referendum interno).Questo ci interessa, ancor prima della collocazione, che a quel punto verrebbe di conseguenza.Un partito, insomma, che fa quello che in tanti chiedono al PD: compromessi virtuosi, rivolti al futuro, tra la responsabilità della direzione politica degli organismi dirigenti e il valore della partecipazione, informata e consapevole.

DOMANI SIAMO A ROMA CON NICCOLO' E SIMONE ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI CIRCOLI. SPERIAMO SI PARLI ANCHE DI QUESTO. Leggi qui http://www.partitodemocratico.it/assemblea_circoli/

Nessun commento: