lunedì 23 marzo 2009

Si può fare di più....

Dall'assemblea dei circoli a Roma di sabato... Potevamo fare di più. Non ci siamo andati molto preparati. Tutto il giorno a rammaricarmi per questo. Del resto nessuno mi e ci aveva detto che si poteva portare la testimonianza della nostra esperienza locale. Poi vengo a sapere che gli interventi fatti erano tutti programmati...almeno però hanno fatto parlare giovani, mettiamola così.... Insomma, potevamo utilizzarla meglio questa giornata e soprattutto portare la nostra idea che da tempo sosteniamo: quella di un pd che coinvolge davvero sulle macro questioni i propri aderenti. Lo chiamano referendum ma preferisco chiamarla partecipazione. Quella della collocazione europea, per esempio, era una grande occasione si sperimentazione...

Articolo 28.
Referendum e altre forme di consultazione

1. Un apposito Regolamento quadro, approvato dalla Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, disciplina lo svolgimento dei referendum interni e le altre forme di consultazione e di partecipazione alla formazione delle decisioni del Partito, comprese quelle che si svolgono attraverso il Sistema informativo per la partecipazione.

2. È indetto un referendum interno qualora ne facciano richiesta il Segretario nazionale, ovvero la Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, ovvero il trenta per cento dei componenti l’Assemblea nazionale, ovvero il cinque per cento degli iscritti al Partito Democratico.

3. La proposta di indizione del referendum deve indicare: la specifica formulazione del quesito; la natura consultiva ovvero deliberativa del referendum stesso; se la partecipazione è aperta a tutti gli elettori o soltanto agli iscritti.

4. Il referendum è indetto dal Presidente dell’Assemblea nazionale, previo parere favorevole di legittimità della Commissione nazionale di garanzia, sulla base di uno specifico Regolamento approvato dalla Direzione nazionale.

5. La proposta soggetta a referendum risulta approvata se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi.

6. Il referendum interno può essere indetto su qualsiasi tematica relativa alla politica ed all’organizzazione del Partito Democratico. Il referendum può avere carattere consultivo o deliberativo. Qualora il referendum abbia carattere deliberativo, la decisione assunta è irreversibile, e non è soggetta ad ulteriore referendum interno per almeno due anni.

7. Le norme dello Statuto, fatto salvo quanto previsto all’articolo 43, comma 3, non possono essere oggetto di referendum.

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