lunedì 16 marzo 2009

Tra Badia e Pancole

Venerdì 13 a Badia a Elmi. Come ormai la mia (pur breve) esperienza mi suggeriva la partecipazione non è stata altissima (e non lo sarà negli incontri successivi).
Tuttavia, nella nuova sede del consiglio di frazione venti cittadini hanno passato un venerdì sera a parlare di “politica”, cioè di cosa sia e voglia dire occuparsi della cosa pubblica.
Avevo previsto tempesta, invece il clima era propositivo e con qualche faccia nuova. Del resto nessuno è lì per i miracoli, per quelli c’è silvio. Però c’è stato un confronto serio su come migliorare un luogo che è una frazione di san gimignano ed anche un quartiere di certaldo e che ha avuto un’espansione dagli anni ’70 che tuttoggi va avanti. Pensate: la presa in carico della lottizzazione avverrà in questi giorni!
Il nostro tema è: con il nuovo piano strutturale basta allargamenti infiniti nel tempo e fisicamente disomogenei. L’obiettivo è alzare lo standard della qualità della vita dei residenti con interventi di riqualificazione: illuminazione, marciapiedi, parcheggio (parte tra pochi giorni), nuova viabilità con l’arrivo della SS 429, parco fluviale lungo il fiume Elsa. Alcuni spunti: far vivere la sede del consiglio di frazione come luogo per soggetti associativi; decentrare, una volta ogni tot, alcuni servizi comunali (anagrafe, etc..).
Questa è la richiesta che ci sentiamo fare ovunque. Del resto se questo è un tema per chi vive il centro o i quartieri periferici figuratevi se non lo è per chi deve farsi anche 15 minuti di macchina prima di arrivare ai servizi comunali posti nel centro storico.
Penso che si possa fare. Senza demagogia ma si può fare. Una volta ogni tanto (stabiliamo quando sulla base della fruibilità e dell’efficienza) possiamo distaccare l’anagrafe o altri servizi presso un punto decentrato attrezzato con internet, stampante e adsl. Soprattutto laddove c’è massa critica: Ulignano e Badia sostanzialmente. Meglio ancora sarebbe (a Ulignano c’è già il PAAS, va potenziato) un totem informatico con accesso personalizzato al sito del comune ed ai servizi del comune con possibilità di scaricare e stampare certificati, documenti e quant’altro. Semplificare. La parola magica di questi tempi è semplificare.
Tuttavia a me ha colpito anche il fatto che il nostro appello a “fare comunità” non sia caduto nel vuoto, anzi sia stato recepito e condiviso. Questo è l’aspetto più importante. Soprattutto in tempi di crisi. Stare uniti, non rinchiudersi, fare comunità, affrontare insieme i passaggi e i problemi, aiutarsi, occuparsi e riappropriarsi della cosa pubblica. Questa è la politica. Noi abbiamo garantito che lo faremo a partire anche da un nuovo modo di intendere le istituzioni e di portarle, con più frequenza, vicine ed a contatto con i cittadini. Perché è vero: le persone, i cittadini hanno anche bisogno di vedere più spesso i propri rappresentanti al governo. Sentirli e vederli come loro.

Stasera siamo a Pancole. Ore 21.30 al mitico circolino Arci della frazione.
Cacciatori, operatori turistici, pensionati, operai, cittadini. Ci confronteremo.

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